Tenuta dell’export di tecnologie lapidee Made in Italy nella seconda parte del 2023

18 marzo 2024

Si conferma anche nella seconda parte del 2023 la tenuta delle esportazioni italiane di macchine, impianti e attrezzature per l’estrazione e la lavorazione delle pietre naturali. I dati elaborati dal Centro Studi CONFINDUSTRIA MARMOMACCHINE relativamente ai primi 10 mesi dell’anno hanno infatti rilevato un aumento del valore delle vendite all’estero – da sempre punto di forza del comparto, rappresentando circa i tre quarti del fatturato totale – dell’1,5% rispetto ai già ottimi livelli dello stesso periodo del 2022, per complessivi 897 mln di euro.

La classifica dei mercati di riferimento per i costruttori italiani di tecnologie lapidee vede sempre al 1° posto gli Stati Uniti, le cui importazioni – dopo i valori record toccati del 2022 – nel periodo gennaio-ottobre 2023 hanno fatto tuttavia registrare una flessione del 12,6%, scendendo a 144,6 mln. Crescita a doppia cifra invece per le nostre esportazioni settoriali verso Canada (+24,1%, 2° buyer con 47,5 mln) e Turchia (+27,8%, 3° a 45,9 mln), che si confermano anche nel 2023 tra i mercati più dinamici. Se si sono mantenute stabili le vendite in India (-2,6%, 5° a 42,5 mln), si osserva purtroppo un calo generalizzato di quelle verso i nostri principali partner europei: Germania (-9,9%, 4° a 45,5 mln), Polonia (-10,2%, 6° a 37,7 mln), Spagna (-31,9%, 7° a 36,6 mln) e Francia (-18,1%, 8° a 35,8 mln). Si segnala infine l’incoraggiante inversione di tendenza – dopo un 2022 negativo – fatta segnare dall’import di macchine lavorazione marmo Made in Italy nel Regno Unito (+1,2%, 9° a 32,9 mln) e in Portogallo (+5,4%, 10° a 32 mln).

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